Mittente Erizzo Sebastiano Destinatario Dolce Lodovico
Data 11/7/1549 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Venezia Luogo di arrivo [Marano Veneziano]
Incipit Non mi soviene veramente, carissimo Messer Lodovico, che mi sia giamai
Contenuto e note Sebastiano Erizzo rivela che non può tornargli in mente una cosa più piacevole della loro conversazione prima della partenza di Dolce. La privazione delle cose care di solito crea fastidio, non deve allora meravigliarsi se riceverà da Erizzo molte lettere per raccontargli delle sue condizioni, e per pregarlo di avvisarlo delle sue e di come si trova a Marano. La prima lettera sarà scevra di argomenti, la scrive quindi per richiederli a Dolce, perché ha una mente fertile e inventiva che può contagiare quella degli altri. In ogni caso questa lettera è soprattutto segno dell’amore che Erizzo gli porta, e vuole che questo resti saldo nella mente di Dolce; terrà sempre memoria del loro rapporto e delle qualità di Dolce, tale che solo la morte potrà cancellarla. Non ha bisogno di scrivere altro per ora, perciò conclude baciandogli le mani.
Fonte o bibliografia Lodovico Dolce, Lettere, a cura di Paolo Procaccioli, Manziana, Vecchiarelli, 2015, p. 230
Compilatore Chiarolini Marco
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