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Mittente |
Carnesecchi Simone |
Destinatario |
Dolce Lodovico |
Data |
15/11/1548 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Venezia |
Luogo di arrivo |
[Venezia] |
Incipit |
Rimase nell'animo mio con perpetuo nodo d'Amore et d'obligo |
Contenuto e note |
Simone Carnesecchi scrive a Lodovico Dolce riguardo alla prima volta che gli ha parlato e fatto visita, occasione in cui l’umanità di Dolce lo ha colpito molto. Sa che doveva, da tempo, scrivergli delle lettere, per onorare i meriti di Dolce, ma ha avuto degli impedimenti; in ogni caso non sarebbe stato in grado di onorarlo adeguatamente. Gli manda la “fatica del Doni” [‘L'epistole di Seneca. Ridotte nella lingua toscana, per il Doni’, Venezia, Aurelio Pincio, 1548], la quale gli è stata lasciata dallo stesso [Anton Francesco] Doni quando è partito da Venezia, per farla stampare, insieme ad altre cose. Spera che Dolce abbia cara l’opera, composta da un suo buon amico. |
Fonte o bibliografia |
Lodovico Dolce, Lettere, a cura di Paolo Procaccioli, Manziana, Vecchiarelli, 2015, p. 226 |
Compilatore |
Chiarolini Marco |
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