Mittente Martinengo Fortunato Destinatario Dolce Lodovico
Data 23/12/1541 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Padova Luogo di arrivo [Venezia]
Incipit Oficio è di saggio et prudente padre, come sapete
Contenuto e note Fortunato Martinengo scrive a Lodovico Dolce che un padre saggio, prima di far sposare la figlia, considera attentamente: le condizioni dei vari partiti, per non sceglierne uno che sia poco conveniente; la desiderabilità e aspetto della figlia, che possono destinarla al monachesimo se di poco conto. Se il padre sarà saggio non si ridurrà ad ascoltare consigli di altri che possono fargli danno. Per Martinengo Dolce non è stato saggio, o avrebbe potuto destinare meglio sua "figlia"; forse la scelta è stata fatta per difetti che ha, ma rifiuta questa ipotesi non avendo mai visto niente di così bello e capace, qualità tanto presenti in lei da farle meritare un marito migliore di lui. La scelta di Dolce è stata fatta dal troppo amore che porta a Martinengo, o da un pessimo consiglio dato da un terzo; Martinengo si sarebbe accontentato di essere solo un servitore di Dolce, per questo lo ringrazia infinitamente per la “grande humanità, et gentilezza” usata verso di lui. Avrà sua moglie sempre cara, così come il suocero; conclude raccomandandosi a Dolce. [La lettera è una risposta alla dedica della commedia “Il Ragazzo” di Dolce (Venezia, Navò, 1541) a Martinengo; in passato, il mancato collegamento con la dedica aveva fatto pensare che Dolce fosse realmente suocero di Martinengo: cfr. anche la lettera 'Havendo inteso dal nostro vertuoso et amorevole Messer Gasparro']
Fonte o bibliografia Lodovico Dolce, Lettere, a cura di Paolo Procaccioli, Manziana, Vecchiarelli, 2015, pp. 208-209
Compilatore Chiarolini Marco
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