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Mittente |
Marmitta Jacopo |
Destinatario |
Dolce Lodovico |
Data |
28/2/1539 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
[Venezia] |
Incipit |
Forse, Magnifico Messer Lodovico mio dolce, molte volte ritrovandosi vostra Signoria |
Contenuto e note |
Giacomo (Jacopo) Marmitta sa che Lodovico Dolce, andando nelle botteghe di Gaspare [Crivelli] e Francesco Berrettaro, o da un’altra parte, ma sempre tra amici comuni, può lamentarsi di lui, perché partendo aveva assicurato che avrebbe scritto molte lettere e mandato delle opere, così da non far sentire la sua assenza. Queste e altre parole non sarebbero state dette se il fratello di Marmitta avesse avvisato, come gli era stato detto di fare, gli amici e i conoscenti dell’indisposizione che lo aveva colpito, grave a tal punto che potrebbe farne una tragedia. Ora però sta meglio e ha scritto questa lettera per scusarsi, anche se non è stata colpa sua se Dolce ha potuto dubitare dell’amore che Marmitta gli porta; continuerà ad amarlo e ad onorare le sue virtù, che sono anche la causa del loro legame d’amicizia, che è indissolubile. Avvisa Dolce che in ogni caso parleranno al suo ritorno per risolvere tutto. Si raccomanda infine a Dolce, ad Agostino Spinelli, Gaspare [Crivelli], Francesco Berrettaro, e agli altri amici comuni. |
Fonte o bibliografia |
Lodovico Dolce, Lettere, a cura di Paolo Procaccioli, Manziana, Vecchiarelli, 2015, pp. 186-187 |
Compilatore |
Chiarolini Marco |
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