Mittente Colonna Vittoria Destinatario Dolce Lodovico
Data 15/12/1536 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Arpino Luogo di arrivo
Incipit Dolcissimo et troppo paziente, se senza sdegno havete aspettato
Contenuto e note Vittoria Colonna avvisa Lodovico Dolce che prima di questa lettera, la quale non sa nemmeno se arriverà a destinazione, ne ha scritte altre due, una è stata persa, l'altra non è stata consegnata. Secondo Vittoria le parole non sono sufficienti a ringraziare Dolce per i "divini sonetti" che le ha mandato, ma lo potrà essere il ritardo nella riposta perché nel mentre molti amici di entrambi lo hanno avvisato di quanto lei li abbia graditi. Di certo Dolce avrebbe preferito non ricevere ringraziamento alcuno, piuttosto che constatare quanto lei sia incapace di ringraziarlo ora. È segno di "ignorantia et poca virtù" attribuire all'umiltà l'operato di Dolce, e se prima Vittoria non voleva accettarlo per non essere gravata del peso, perché incapace di portarlo, ora lo fa. Dalla sua negligenza poteva sperare di guadagnare altri due sonetti da parte di Dolce, per invogliarla a rispondere, ma ora è sicura che Dolce non ne scriverà più per lei. Lo avvisa però che nessuna lettera è stata da lei gradita quanto quella precedente di Dolce [non conservata], la quale le ha riempito gli occhi "della fronte" della bella grafia di Dolce, e quelli della mente della visione di Apollo, del Parnaso e delle Muse che grazie alla sorgente Elicona ispirano i dolci modi di Dolce, tanto che non sono più invidiosi dell'ambrosia di Giove. Rimane amareggiata del non poterlo ringraziare come dovrebbe, e spera che Dolce trovi il tempo di farle presente ancora la sua cortesia.
Fonte o bibliografia Lodovico Dolce, Lettere, a cura di Paolo Procaccioli, Manziana, Vecchiarelli, 2015, pp. 168-169
Compilatore Chiarolini Marco
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