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Mittente |
Dolce Lodovico |
Destinatario |
Aretino Pietro |
Data |
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Tipo data |
assente |
Luogo di partenza |
Venezia |
Luogo di arrivo |
[Venezia] |
Incipit |
Io aveva serbato l'ufficio di rallegrarmi con vostra Signoria |
Contenuto e note |
Lodovico Dolce scrive a Pietro Aretino dicendogli che voleva aspettare a congratularsi del cardinalato, concesso ad Aretino "dalla Santità di Nostra Signoria" [papa Giulio III], nel momento dell'ufficialità del titolo, e spera che sia a breve. Lo informa poi che Cesarino [Cesare de' Cesari] gli ha fatto sapere come l'Aretino non presti fede alle maligninità che si dicono sul conto di Dolce, e per questo lo ringrazia infinitamente; è tanto sicuro dell'amore che l'Aretino gli porta da chiedergli la cortesia di intercedere presso l'ambasciatore di Mantova [Benedetto Agnello], o di Urbino [Gian Giacomo Leonardi], per favorire l'uscita di prigione di un suo servitore, sorpreso, nel viaggio di ritorno da Mestre dove Dolce lo aveva mandato per dei servigi, con una spada. Conclude sperando che il titolo venga dato all'Aretino il più presto possibile. |
Fonte o bibliografia |
Lodovico Dolce, Lettere, a cura di Paolo Procaccioli, Manziana, Vecchiarelli, 2015, p. 136 |
Compilatore |
Chiarolini Marco |
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