Mittente Dolce Lodovico Destinatario Varchi Benedetto
Data 3/12/1552 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Venezia Luogo di arrivo Firenze
Incipit Quanta contentezza mi habbia portato la lettera di vostra signoria
Contenuto e note Lodovico Dolce scrive a Benedetto Varchi esprimendogli la contentezza per l'ultima lettera ricevuta, aggiungendo che più volte voleva rispondere ma ha ritardato per il lavoro, una sua "natural negligenza" e la volontà di non disturbare. È stata forse la volontà dei cieli a causare questo ritardo, per rendere ancora più grande la cortesia usata da Varchi nello scrivere a Dolce, il cui pensiero però raramente si discostava dall'amico più di un giorno. Così, se Varchi dovesse stimare dalla corrispondenza l'amore di Dolce, gli sembrerebbe piccolo, quando invece guardando l'"affetto dell'animo" lo vedrebbe grande. Lo informa che i libri che ha richiesto non li ha trovati in casa di [Gabriele] Giolito, li farà cercare presso altre botteghe e una volta trovati lo avviserà il prima possibile. Aggiunge che sta bene, nel corpo e nell'animo; che le 'Trasformationi d'Ovidio' ['Trasformationi di Messer Lodovico Dolce', Venezia, Giolito, 1553, riduzione-adattamento delle 'Metamorfosi' di Ovidio] sono stampate per metà; il lavoro di lima è stato ristretto a due mesi, al contrario di quello che dice Orazio [Orazio, 'Ars Poetica' 388, dove parla di nove anni per la limatura di un'opera]. Per quest'opera Giolito ha fatto procurare delle figure "per ciascuna favola o poco meno" [procurate da Giovanni Antonio Rusconi], come si era pensato di fare per una traduzione di Vitruvio ad opera di un eccellente architetto [iniziativa però non andata in porto]. Dolce chiede a Varchi di prendere il privilegio per queste opere e spera che non gli rincresca di affaticarsi ad ottenerlo, aggiungendo che gli verranno rimborsati i soldi della spedizione. Raccomanderà poi Varchi a Giorgi [forse Pietro di Ludovico Zorzi], a Pietro [Aretino] e a Narni [non identificato], poi Dolce si raccomanda a Varchi. Nel post scriptum: Dolce si raccomanda anche a Lodovico Domenichi. Avvisa Varchi che Giolito ha dato carico del privilegio a [Lorenzo] Torrentino "il quale ha la supplica", ma se Torrentino non ha ancora effettuato la spedizione allora Varchi può farsi dare la supplica e aggiungere anche il 'Dialogo dell'Honore' di Giovan Battista Possevini [Giovan Battista Possevino, 'Dialogo dell'honore', Venezia, Giolito, 1553]. Dopo aver scritto la lettera l'ha tenuta due giorni, così ha cercato i libri richiesti, ma alcuni non li ha trovati; allega una lista coi prezzi.
Fonte o bibliografia Lodovico Dolce, Lettere, a cura di Paolo Procaccioli, Manziana, Vecchiarelli, 2015, pp. 104-106
Compilatore Chiarolini Marco
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