Mittente Dolce Lodovico Destinatario Varchi Benedetto
Data 26/5/1546 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Venezia Luogo di arrivo [Firenze]
Incipit Messer Paolo Crivello nostro mi fece vedere i Dialogi nuovamente stampati
Contenuto e note Lodovico Dolce scrive a Benedetto Varchi informandolo che Paolo Crivello (Crivelli) gli ha fatto vedere la nuova stampa dei 'Dialogi' di [Giovan Battista] Gellio (Gelli) ['Capricci del Bottaio', Firenze, Doni, 1546, stampati senza il consenso dell'autore] e gli ha chiesto un parere. A Dolce sono piaciuti tranne quella parte dove critica [Pietro] Bembo in merito al giudizio su Dante. Se ne è dispiaciuto tanto che ha scritto una lettera privata a Gello (Gelli), la quale mai si sarebbe aspettato di vedere in mano a Crivello; ha sentito poi che "quei signori Academici" [l'Accademia Fiorentina] stanno per scrivere contro di lui a causa di questo suo giudizio. È per questo che scrive a Varchi, in virtù del fatto che è uno dei maggiori amici del "monsignor nostro" [Pietro Bembo] e perché sa che Dolce è intervenuto per amore della verità, essendo legato a Bembo sia nel pubblico che nel privato. Ammette che le sue forze sono poche, ma sa che verranno compensate dalla "honestà della causa". Scrive a Varchi anche per avere il suo patrocinio in questa situazione, sapendo anche che nella lettera che ha scritto non ha offeso nessuno, e poco importa se Gello (Gelli) afferma di non riferirsi a Bembo in quel passo, perché tutto dimostra il contrario. Dolce infine raccomanda a Varchi il suo onore, e si professa tra i maggior servitori di Bembo.
Fonte o bibliografia Lodovico Dolce, Lettere, a cura di Paolo Procaccioli, Manziana, Vecchiarelli, 2015, pp. 95-97
Compilatore Chiarolini Marco
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