Mittente Loredan Giovan Francesco Destinatario Giuntini Carlo
Data Tipo data assente
Luogo di partenza Venezia Luogo di arrivo Verona
Incipit Il correggere le compositioni di Vostra Signoria sarebbe temerità simile a quella
Contenuto e note A Carlo Giuntini, che gli ha sottoposto un "Madrigale" da esaminare, il Loredan risponde dichiarando di aver "rifformato", o forse "difformato", il componimento in questo modo: "O com'è crudo Amore!/ Fa strage ne gli Amanti,/ Gli son pregi i sospiri e glorie i pianti;/ E perché in doppia doglia il cor trabocchi/ Per non haver pietà si benda gli occhi". Al pari di "chi volesse por le mani ne gli occhi di Venere lasciati imperfetti da Fidia", col correggere i versi del destinatario, il Loredan ha dato prova di "temerità" e "indiscretezza", ma assicura di averlo fatto solo per desiderio di servire il Giuntini e di mostrarsi obbediente.
Fonte o bibliografia Giovan Francesco Loredan, Lettere del Sig. Gio: Francesco Loredano. Nobile Veneto. Divise in cinquantadue Capi, e raccolte da Henrico Giblet, cavalier, Venezia, Guerigli, 1653, p. 275, 'Lettere poetiche'
Compilatore Pogliaghi Elettra
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