Mittente Loredan Giovan Francesco Destinatario Molino Filippo
Data Tipo data assente
Luogo di partenza Venezia Luogo di arrivo Montebuso
Incipit Un comando autorevole, come quello di Vostra Signoria mi fa superare l'imperfettione
Contenuto e note Spinto dall'autorevole comando di Filippo Molino [patrizio veneziano, amico e corrispondente del Loredan. A lui Brunacci dedicò la sua biografia del Loredan. Cfr. Gaudenzio Brunacci, 'Vita di Gio: Francesco Loredano', Venezia, Guerigli, 1661], il Loredan ha superato i limiti che la natura e "l'alienazione del Genio" gli hanno imposto e si è fatto poeta. Il merito sarà forse da attribuirsi alla "Carta" del Molin [forse la lettera con la quale chiedeva al Loredan di comporre la "Canzonetta"], che, "quasi partecipasse alla Lira d'Orfeo", sembra infondere doti poetiche a chiunque la tocchi. Il mittente presenta quindi la propria "Canzonetta" [ma la missiva, così come viene riportata nell'edizione, non include alcun componimento], paragonandosi a una "Scelze" [forse a una felce] o a uno "Spino" [ossia a una pianta spinosa], da cui non ci si possa attendere "frutti soavi". D'altra parte solo un amante potrà essere un buon poeta: "se 'l fuoco d'Amore non riscalda la vena le Poesie non riescono che freddure".
Fonte o bibliografia Giovan Francesco Loredan, Lettere del Sig. Gio: Francesco Loredano. Nobile Veneto. Divise in cinquantadue Capi, e raccolte da Henrico Giblet, cavalier, Venezia, Guerigli, 1653, p. 272, 'Lettere poetiche'
Compilatore Pogliaghi Elettra
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