Mittente Loredan Giovan Francesco Destinatario Orsini (Orsino) Cesare
Data Tipo data assente
Luogo di partenza Venezia Luogo di arrivo Padova
Incipit L'Amico ha rimodernato il Quadernario facendomi istanza d'inviarlo
Contenuto e note Il Loredan include nella missiva alcuni versi: "Ceda l'Ardenna i favolosi honori,/ Cedan d'Ercinia i decantati pregi/ A la tua Selva Orsin di cui son fregi/ Pullular Cedri, e partorir Allori". Si tratta di un "Quaternario" [probabilmente la quartina di un sonetto che non era interamente piaciuto] che un "Amico" [non nominato] ha rivisto, chiedendo al Loredan di farlo avere a Cesare Orsini [autore delle 'Selve Poetiche', a cui si fa qui chiara allusione, ma non fa parte delle 'Selve Poetiche' il componimento qui citato; nel paratesto di esse è peraltro incluso un epigramma scritto da Giovan Francesco Loredan "All'Auttore". Cfr. Cesare Orsini, 'Selve Poetiche', Padova, Granassa, 1635, p. 8]. Il mittente esprime il proprio giudizio sulla strofa, [ma tenta poi di attenuarlo] precisando che "è assai più facile il riprendere, che l'imitare" e che "chi sposa la propria opinione ricusa sempre quella degli altri": i versi dell'amico non l'hanno "intieramente sodisfatto", l'ultimo di essi, in particolare, contiene "metafore dure, ardite, e forse improprie". Il destinatario saprà certamente apprezzare il dono poetico [se non altro per gentilezza], ma questo non basta a placare la scontentezza del Loredan, che, per l'Orsini, avrebbe voluto un componimento di miracolosa perfezione. [La missiva potrebbe essere collocata nei mesi a ridosso del 1635, anno della princeps delle 'Selve Poetiche', durante i quali Cesare Orsini risiedeva a Padova].
Fonte o bibliografia Giovan Francesco Loredan, Lettere del Sig. Gio: Francesco Loredano. Nobile Veneto. Divise in cinquantadue Capi, e raccolte da Henrico Giblet, cavalier, Venezia, Guerigli, 1653, p. 271, 'Lettere poetiche'
Compilatore Pogliaghi Elettra
vai al documento
Torna all’elenco dei risultati