Mittente Loredan Giovan Francesco Destinatario Pochini Antonio
Data Tipo data assente
Luogo di partenza Venezia Luogo di arrivo Padova
Incipit Sono due Mesi, che ringratiai la gentilezza di Vostra Signoria
Contenuto e note La lettera che il Loredan, due mesi prima, aveva affidato al Signor Podioli [Giovanni Podioli, arciprete di Vello, anch'egli corrispondente del Loredan] perché la recapitasse ad Antonio Pochini [letterato padovano, forse padre di Firmiano Pochini, nato a Padova nel 1630. Cfr. Giuseppe Vedova, 'Biografia degli scrittori padovani. Vol II', Padova, Minerva, 1836, p. 106] è stata smarrita e non è mai giunta al destinatario. Quest'ultimo, comprendendo la situazione, risparmierà allo scrivente l'accusa di inurbanità, attribuendo invece a uno sgarbo della Fortuna l'inconveniente. Nella lettera "andata a male" il Loredan rigraziava Antonio Pochini per averlo onorato con la richiesta di esaminare il suo "Lotolance" [romanzo di Antonio Pochini di cui non sono reperibili notizie di edizioni a stampa] e dichiarava di averne apprezzato l'ingegno più che il soggetto [In un'altra lettera indirizzata al padovano il Loredan, in riferimento a un non meglio specificato "Romanzo", da identificare probabilmente con il 'Lotolance', parlava di "angustia della materia". Cfr. questa stessa edizione, p. 111, 'Io non ho parole per ringratiare la gentilezza di Vostra Signoria']. Avendo trovato l'opera di suo gradimento, lo scrivente si offre di trovare uno stampatore disposto a pubblicarla e a procurarsi, nonostante "le congionture correnti", il capitale necessario senza spese per l'autore.
Fonte o bibliografia Giovan Francesco Loredan, Lettere del Sig. Gio: Francesco Loredano. Nobile Veneto. Divise in cinquantadue Capi, e raccolte da Henrico Giblet, cavalier, Venezia, Guerigli, 1653, p. 20, 'Lettere di scusa'
Compilatore Pogliaghi Elettra
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