Mittente Loredan Giovan Francesco Destinatario Amalteo Aurelio
Data Tipo data assente
Luogo di partenza Venezia Luogo di arrivo Pordenone
Incipit Qualche congiontione di sangue, che tengo con Monsignor d'Aquileia ha incaloriti i miei uffici
Contenuto e note Il Loredan, potendo vantare qualche legame di sangue con "Monsignor d'Aquileia" [Il Patriarca di Aquileia Marco Gradenigo, che occupò lo scranno patriarcale dal 1629 al 1656. Una certa familiarità tra quest'ultimo e il Loredan è confermata da una missiva di Pietro Michiele all'Aprosio, consigliato di sfruttare l'intercessione del principe degli Incogniti per farsi recapitare da Udine una lettera contenente la benedizione del Patriarca. Cfr. Genova, Biblioteca Universitaria, ms.E.V.21, 'Mi dicono questi gentilhuomini di montagna'], si è speso perché questi potesse nominare suo Segretario il destinatario Aurelio Amalteo. Rammaricandosene, lo scrivente annuncia che i suoi sforzi sono stati inutili: l'incarico è andato ad un altro, mentre al Loredan è rimasto un "ardentissimo desiderio" di una nuova occasione per poter favorire l'Amalteo e mostrare così il suo affetto. Nella speranza che la fortuna non intralci più i suoi piani, si congeda.
Fonte o bibliografia Giovan Francesco Loredan, Lettere del Sig. Gio: Francesco Loredano. Nobile Veneto. Divise in cinquantadue Capi, e raccolte da Henrico Giblet, cavalier, Venezia, Guerigli, 1653, p. 18, 'Lettere di scusa'
Compilatore Pogliaghi Elettra
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