Mittente Loredan Giovan Francesco Destinatario Porto Alvise
Data Tipo data assente
Luogo di partenza Venezia Luogo di arrivo Vicenza
Incipit La Virtù merita sempre d'esser protetta, ed in particolare in questo secolo
Contenuto e note Il Loredan e il conte Alvise Porto [dalla relazione del capitano di Vicenza Giacomo Bragadino, presentata al Senato nel maggio 1596 si evince che il conte Alvise Porto era “capo di milizie” nella stessa città. Cfr. Istituto di storia economica dell’Università di Trieste, ‘Relazioni dei rettori veneti in terraferma. VII: Podestaria e capitanato di Vicenza’, Milano, Giuffrè, 1976, p. 83] vivono in un secolo che non riserva il giusto trattamento alla virtù: essa rimane sconosciuta o viene disprezzata anziché essere protetta e incoraggiata; è allora compito di un "Cavaliere" [come il mittente] segnalare dove essa risiede luminosa e senza eguali. Il Signor Henrico Sennesio [o Sannesio. Un “D. Enrico Senesio” è citato da Antonio Lupis tra i “Letterati” che lodarono Lucrezia Cornaro Piscopia. Cfr. Antonio Lupis, ‘Il gerione’, Venezia, Ruinetti, 1689, p. 321] viene quindi presentato al destinatario come un vero virtuoso, impareggiabile sul suolo italiano, "soggetto singolarissimo nelle Scienze, e ne' costumi". Il Loredan si astiene dal richiedere per lui un posto come "Maestro" di scuola [a Vicenza] perchè ritiene di non essere sufficientemente in confidenza col destinatario, ma insiste perchè quest'ultimo possa riservare a Henrico Sennesio la sua protezione.
Fonte o bibliografia Giovan Francesco Loredan, Lettere del Sig. Gio: Francesco Loredano. Nobile Veneto. Divise in cinquantadue Capi, e raccolte da Henrico Giblet, cavalier, Venezia, Guerigli, 1653, p. 9, 'Lettere di raccomandatione'
Compilatore Pogliaghi Elettra
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