Mittente Loredan Giovan Francesco Destinatario Speranza Francesco Paolo
Data Tipo data assente
Luogo di partenza Venezia Luogo di arrivo Roma
Incipit Il Signor D. Giovan Antonio Ginammi mio amorevolissimo se ne viene costì
Contenuto e note Il Loredan si rivolge a Francesco Paolo Speanza [accademico Incognito, autore della IX novella della seconda parte delle Novelle Amorose. Cfr. 'Cento Novelle Amorose' (II), Venezia, Guerigli, 1651], allora a Roma, per raccomandare alla sua gentilezza il giovane D[on] Giovan [Giovanni] Antonio Ginammi [figlio secondogenito dello stampatore veneziano Marco Ginammi, con il quale il Loredan era in contatto e che testimoniò a favore di Francesco Valvasense durante il processo indetto contro quest'ultimo dal S. Uffizio nel 1648], diretto a Roma "a seminare sopra le speranze della Corte" [Loredan fa forse riferimento all'attività di Marco Ginammi, che aveva scelto una marca tipografica rappresentante la Speranza e il motto "in Deo est spes mea"]. Il Ginammi è un ragazzo di spirito, assicura lo scrivente, e "di non ordinaria espettatione" [egli aveva avuto occasione di stampare qualche opera minore nella bottega del padre e di firmare alcune dediche delle edizioni paterne. Monica Miato cita una dedica firmata da Giovanni Antonio Ginammi nel volume 'Vita di Maria Vergine. Descritta in tre libri da Partenio Etiro', Venezia, Ginammi, 1642. Cfr. Monica Miato, 'L'accademia degli Incogniti di Giovan Francesco Loredan, Venezia (1630-1661)', Firenze, Olschki, 1998, p. 51]; ma la sua giovane età richiede che gli sia mostrato come "si navighi sicuramente" [potrebbe trattarsi di un'altra allusione alla marca tipografica di Marco Ginammi: la Speranza era rappresentata come una donna volta verso il sole, appoggiata a un'ancora], per questo Francesco Paolo Speranza è pregato di prenderlo sotto la sua ala protettiva.
Fonte o bibliografia Giovan Francesco Loredan, Lettere del Sig. Gio: Francesco Loredano. Nobile Veneto. Divise in cinquantadue Capi, e raccolte da Henrico Giblet, cavalier, Venezia, Guerigli, 1653. p. 8, 'Lettere di raccomandatione'
Compilatore Pogliaghi Elettra
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