Mittente Loredan Giovan Francesco Destinatario Lazari Gabriel
Data 1643 Tipo data congetturale
Luogo di partenza Venezia Luogo di arrivo Parigi
Incipit Io sono alla similitudine di quei peccatori, che non ricorrono a Dio
Contenuto e note Il Loredan ha consegnato una lettera di raccomandazione a Ferrante Pallavicino con l'incarico di recapitarla a Gabriel Lazari [segretario dell'ambasciatore veneziano presso la corte di Francia Angelo Correr], a Parigi [dove Pallavicino era diretto e dove sperava di potersi mettere al servizio del cardinale Richelieu: un francese chiamato Charles de Bresche (o Brèche, detto Carlo di Morfù, o Morfì, o Moisi) gli aveva infatti mostrato false lettere d'invito e l'aveva convinto a lasciare il territorio della Repubblica di Venezia per la Francia nel novembre 1642, rivelandosi poi un avventuriero al soldo di papa Urbano VIII, pagato per condurre, con l'inganno, Pallavicino ad Avignone dove fu arrestato e poi giustiziato]. Il mittente intende affidare al Lazari, ai suoi favori e alla sua protezione, il tanto amato Ferrante, un Incognito virtuoso, un ingegno senza pari e, innanzitutto, un vero alter ego del Loredan: potrà dunque il latore della lettera vivere sotto l'egida del destinario? Lo scrivente riconosce di avere la pessima abitudine di scrivere agli amici solo nel bisogno, spinto dal desiderio di ottenerne i favori, e per questo tacitamente si scusa, ma prega il Lazari di non ritener "bugiarda la confidenza, ch'io tengo nel suo amore".
Fonte o bibliografia Giovan Francesco Loredan, Lettere del Sig. Gio: Francesco Loredano. Nobile Veneto. Divise in cinquantadue Capi, e raccolte da Henrico Giblet, cavalier, Venezia, Guerigli, 1653, p. 6, 'Lettere di raccomandatione'
Compilatore Pogliaghi Elettra
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