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Mittente |
Rossi Ottavio |
Destinatario |
Albertini Matteo |
Data |
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Tipo data |
Assente |
Luogo di partenza |
[Brescia] |
Luogo di arrivo |
Roma |
Incipit |
Io partii senza vedervi e ciò fu l'augurio delle male fortune c'ho scorse per lo viaggio |
Contenuto e note |
Ottavio Rossi crede che il mancato saluto a Matteo Albertini gli abbia portato sfortuna durante il ritorno a Brescia. Quest'ultimo dice di essere arrivato in patria [Brescia] - nella "Fucina di Bronte" - dove dal "battere del ferro non escono scintille di fuoco, ma palle di piombo che ammazzano gli uomimi" [molto probabilmente fa riferimento alle lotte tra le famiglie Avogadro e Martinengo dove Rossi viene coinvolto in quanto "cliente" del conte Girolamo Martinengo – al quale dedica, insieme al conte Gambara, gli 'Elogi Historici di Bresciani Illustri, teatro di Ottavio Rossi', in Brescia, per Bartolomeo Fontana, 1620 – prese le sue difese contro gli Avogadro. Durante queste vicende rimane ferito e accusato di essere protettore dei sicari di Martinengo; per tali traversie chiede la protezione di Girolamo Priuli]. |
Fonte o bibliografia |
Lettere del sig. Ottavio Rossi. Raccolte da Bartolomeo Fontana. Con gli argomenti, & nella tavola ridotte sotto a i loro capi. In Brescia per Bartolomeo Fontana, 1621, p. 67-68 |
Compilatore |
Marzullo Giacomo |
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