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Mittente |
Rossi Ottavio |
Destinatario |
Fontana Bortolameo (Bartolomeo) |
Data |
1610 |
Tipo data |
Congetturale |
Luogo di partenza |
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Luogo di arrivo |
Assente |
Incipit |
Gia due settimane sono mandai la canzone medesima |
Contenuto e note |
Ottavio Rossi trasmette una canzone a Bartolomeo Fontana. A seguire scrive che è in attesa da due settimane di sapere il parere sulla stessa da parte di Roberto Tiranti ed è meravigliato di non aver ricevuto ancora nessuna risposta [cfr. la lettera 'Ho conceputa non picciol meraviglia' con la quale Rossi si lamenta con Tiranti della mancata risposta]. Successivamente gli chiede di fare recapitare una lettera a una persona di Bergamo [destinatario non esplicitato] e gli ricorda che deve ancora saldare il suo debito per il 'libro delle rime del Talenti' ['Canzoni del m.r.p.d. Crisostomo Talenti monaco vallombrosano, per il serenissimo d. Ferdinando Medici gran duca di Toscana, con l'esposizione del m.r.p.f. Aurelio Corbellini Agostiniano osservante, teologo del serenissimo Savoia', in Bergomo per Comin Ventura, 1610, che probabilmente Fontana gli aveva fatto recapitare in precedenza]; si congeda. |
Fonte o bibliografia |
Lettere del sig. Ottavio Rossi. Raccolte da Bartolomeo Fontana. Con gli argomenti, & nella tavola ridotte sotto a i loro capi. In Brescia per Bartolomeo Fontana, 1621, p. 128 |
Compilatore |
Marzullo Giacomo |
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