|
 |
 |
|
 |
|
 |
 |
 |
 |
 |
Mittente |
Rossi Ottavio |
Destinatario |
Ugoni Scipione |
Data |
|
Tipo data |
Assente |
Luogo di partenza |
|
Luogo di arrivo |
Brescia |
Incipit |
S'è vero che sia morto il Sig. Ascanio Marinelli |
Contenuto e note |
Trattasi di una lettera burlesca con la quale Ottavio Rossi manifesta ironicamente stupore per il fatto che Scipione Ugoni non l'abbia informato della morte di Ascanio Marinelli [pochissime sono le informazioni su questo musicista bresciano, sappiamo che nacque a Brescia nella II metà del sec. XVI]. Rossi si prende gioco di Marinelli ormai morto dicendo che anche la morte stessa, nell'aldilà, lo schernisce. A seguire dice che la memoria sua è "tutta degna di riso". Conclude invitando Ugoni a rispondergli con una lettera contenente il finale di questa beffa. |
Fonte o bibliografia |
Lettere del sig. Ottavio Rossi. Raccolte da Bartolomeo Fontana. Con gli argomenti, & nella tavola ridotte sotto a i loro capi. In Brescia per Bartolomeo Fontana, 1621, p. 102 |
Compilatore |
Marzullo Giacomo |
|
 vai al documento
|
|
|
|
Torna all’elenco dei risultati
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|