Mittente Rossi Ottavio Destinatario Da Mula Agostin (Agostino)
Data Tipo data Assente
Luogo di partenza Luogo di arrivo Venezia
Incipit Se Vostra Eccellenza Illustrissima non conoscesse quel ch'io sono
Contenuto e note Ottavio Rossi si lamenta con Agostino Da Mula per delle calunnie ricevute da un "certo poeta ignorante e infame per discendenza e per operationi" [forse Pietro Bertini l'aretino o Ulisse Albergotti?]. Rossi gli fa presente che rischia di essere incarcerato nelle "prigioni di Vinetia". Conclude la lettera scrivendo ad Agostino Da Mula che chi è "il suo aversario, e quali, e quante le sue machine" glielo riferirà il Dottor Giovan Battista Beltartaro suo "interveniente"; conclude mostrando riverenza. [Una lamentela simile l'ha manifestata ad Andrea Gussoni, vd. lettera 'Vostra Eccellenza Illustrissima conserva tanto senso dell'honor mio'].
Fonte o bibliografia Lettere del sig. Ottavio Rossi. Raccolte da Bartolomeo Fontana. Con gli argomenti, & nella tavola ridotte sotto a i loro capi. In Brescia per Bartolomeo Fontana, 1621, p. 94
Compilatore Marzullo Giacomo
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