Mittente Rossi Ottavio Destinatario Fontana Bartolomeo
Data Tipo data Assente
Luogo di partenza Luogo di arrivo Roma
Incipit Or che siete arrivato a Roma, non vi ricordarete più di Brescia né di chi abita in questa città
Contenuto e note Nella lettera Rossi descrive le bellezze di Roma e Napoli a Bartolomeo Fontana, in procinto di recarvisi [stampatore bresciano che aveva fondato la sua società per la diffusione del libro nel 1595; le sue edizioni presentano come marca tipografica una fontana; lo stesso Rossi fece stampare le sue maggiori opere presso questo stampatore]. Quest'ultimo, una volta giunto a Roma, secondo Rossi, dimenticherà la sua Brescia. Qui potrà godere delle sue meraviglie: la fabbrica di S.Pietro e la sua fontana, Santa Maria Maggiore e il suo palazzo [attualmente sono due i palazzi asimmetrici, ma all'epoca della visita di Fontana era presente solo il palazzo di destra voluto da Paolo V] e le vigne pontificie di Montecavallo [nei pressi dell'odierna piazza del Quirinale] e tutti quei "tesori borghesi". Quando lascerà Roma, Fontana si volgerà indietro tante volte e sarà maliconico, ma questo stato d'animo migliorerà durante il tragitto per Napoli in quanto potrà ammirare altre bellezze: le delizie romane di Baia [luogo di villeggiatura e di riposo dell'aristocrazia romana famosa per la presenza di acque termali e per la bellezza dei luoghi], Pozzuoli con l'antica Cuma e la grotta della Sibilla, il lago Averno, la villa di Lucullo [villa romana appartenuta a Lucio Licinio Lucullo edificata nel I secolo a.C.] e l'Accademia di Cicerone [nei pressi di Pozzuoli]. A seguire, una volta attraverato il Sebete [Sebeto, era il nome del fiume che bagnava l'antica Neapolis], il monte Posilippo [posto poco prima di Napoli, il suo nome deriva dal greco Pausilypon che letteralmente significa "tregua dal pericolo" o "che fa cessare il dolore"] e il sepolcro di Virgilio, giungerà a Napoli. In città verrà incantato dalle bellezze architettoniche e paesaggistiche contenute in un "seno di mare eroico" e tali da ricordare i campi Elisi. A seguire consiglia allo stampatore i cibi e vini napoletani. Successivamente invita Fontana a non dimenticare quanto vedrà, così che, una volta ritornato, quelle bellezze possano essere rimembrate nella costa di San Bernardo [Costalunga, località in provincia di Brescia] da loro due, insieme a "compadre Tirandi" [non identificato]. Infine, dopo essersi scusato per la lunghezza della lettera, chiede la protezione di Pietro Buarno "degno di una stanza tanto felicissima e beata".
Fonte o bibliografia Fontana Bartolomeo, Lettere del sig. Ottavio Rossi. Raccolte da Bartolomeo Fontana. Con gli argomenti, & nella tavola ridotte sotto a i loro capi. In Brescia per Bartolomeo Fontana, 1621, pp. 33-36
Compilatore Marzullo Giacomo
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