Mittente Rossi Ottavio Destinatario Guidi Girolamo
Data Tipo data Assente
Luogo di partenza Luogo di arrivo Brescia
Incipit Sii trascuraggine, o pur intoppo d'autentica scusa quello che Vostra Signoria mi rappresenta
Contenuto e note Ottavio Rossi si lamenta con Girolamo Guidi [prete e uomo di lettere] dei pagamenti non erogati puntualmente una volta al mese. Rossi fa presente che con Guidi "bisogna star sempre su 'l convenevole delle cerimonie". Rossi scrive più spesso a Guidi che ad altri amici perchè "dal suo bellissimo ingegno ne cava dolcezze di maniere molto nobili, sì che se fusse nato doppo la morte del Sig. Guid'Antonio" [Guido Antonio Guidi fu il Fratello di Girolamo, canonico della cattedrale di Brescia, morto nel 1590; Ottavio Rossi gli dedicò un sonetto negli 'Elogi Historici di Bresciani Illustri, teatro di Ottavio Rossi', in Brescia, per Bartolomeo Fontana, 1620, p. 426] terrebbe l'opinione di Pitagora [relativamente all'immortalità dell'anima e alla metempsicosi, la dottrina della trasmigrazione delle anime da un corpo all'altro]. Infine fa presente a Guidi che "fa gran torto alla poesia non esercitandola".
Fonte o bibliografia Lettere del sig. Ottavio Rossi. Raccolte da Bartolomeo Fontana. Con gli argomenti, & nella tavola ridotte sotto a i loro capi. In Brescia per Bartolomeo Fontana, 1621, pp. 32-33
Compilatore Marzullo Giacomo
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