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Mittente |
Rossi Ottavio |
Destinatario |
Arrigo Bartolomeo |
Data |
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Tipo data |
Assente |
Luogo di partenza |
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Luogo di arrivo |
Parma |
Incipit |
La nostra amicizia non è altrimenti fondata nelle cerimonie |
Contenuto e note |
Missiva scherzosa nella qualle Ottavio Rossi celebra la sua amicizia con Arrigo Bartolomeo, amicizia che affonda "le radici nel cuore" e non si basa sull'opportunismo. Successivamente Rossi dice ad Arrigo che è desideroso di ricevere i suoi comandi e ipotizza un incontro a Montonale dove sarà neccessario l'appoggio di "bravi e di guardie per quella mal nata canaglia di villani congiurata sotto lo stendardo di Gasparino". Vasano [Alovisio Vasano] gli ha scritto che il Lanzo [Cristoforo Cattaneo detto il Lanzo] porta l'archibugio, il Bertanza [Giovanni Andrea Bertanza da Padenghe] - definito come uno "stangone gravido" - sembra la clava di Ercole; il signor Marchetti [Pietro Maria Marchetti] ha seminato zizzania; infine bisognerà fortificare la colombaia di Camillo [Camillo Cavriolo] e raccomandare i baluardi a Mirolo [toponimo che indica un 'punto panoramico']. |
Fonte o bibliografia |
Lettere del sig. Ottavio Rossi. Raccolte da Bartolomeo Fontana. Con gli argomenti, & nella tavola ridotte sotto a i loro capi. In Brescia per Bartolomeo Fontana, 1621, p. 18 |
Compilatore |
Marzullo Giacomo |
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