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Mittente |
Rossi Ottavio |
Destinatario |
Ruggieri Francesco |
Data |
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Tipo data |
Assente |
Luogo di partenza |
[Brescia] |
Luogo di arrivo |
Roma |
Incipit |
Pendo liberamente dalla volontà di Signoria Vostra se ben non le scrivo e so ch'ella m'ama |
Contenuto e note |
Ottavio Rossi si scusa con Francesco Ruggieri per non avergli potuto scrivere prima a causa del sovraccarico di impegni che lo hanno "malamente intappato e incavernato come un rozzo eremita", mentre Francesco Ruggieri è "sommerso tra quei greci" [allude forse a 'Trutina Delpho-ludicri Tabellariatus Traiani Boccalini', Monaco, Nicholas Henricus, 1622]. Qui l'amicizia d'inchiostro viene definita con "ali d'acquila". Successivamente Rossi richiede a Ruggieri delle medaglie [per studiarle e analizzarle all'interno delle 'Memorie Bresciane, opera istorica et simbolica di Ottavio Rossi', in Brescia, per Bartolomeo Fontana, 1616] e delle carte di indulgenze. In conclusione augura allo zio di Ruggieri [forse il cardinale Giulio Lama] "la triplice corona frutto della sua ottima porpora". |
Fonte o bibliografia |
Lettere del sig. Ottavio Rossi. Raccolte da Bartolomeo Fontana. Con gli argomenti, & nella tavola ridotte sotto a i loro capi. In Brescia per Bartolomeo Fontana, 1621, p. 6 |
Compilatore |
Marzullo Giacomo |
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