Mittente Farnese Alessandro Destinatario Della Casa Giovanni
Data 29/11/1544 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Roma Luogo di arrivo Venezia
Incipit In la causa del Civenna, lo Imbasciatore ha parlato hoggi a Sua Santità a longo
Contenuto e note Il Farnese comunica al nunzio che l’Imbasciatore [Francesco Venier, ambasciatore veneziano a Roma] ha parlato il giorno stesso a Sua Santità [papa Paolo III], cercando di giustificare l’impresa degli Advogadori e lasciando un’allegazione scritta. Il Casa deve proseguire nella difesa della propria giurisdizione.
In allegato alla lettera, il Farnese invia al nunzio la copia del precetto degli Advogadori [cfr. ms. Vat. Lat. 14831, c. 39] agli agenti di Iacopo Hermolao [Iacopo Ermolao, cameriere pontificio; cfr. M. Comelli, 'Un documento inedito di Giovanni Della Casa in difesa della giurisdizione ecclesiastica a Venezia', in 'Rivista della società di studi valdesi', n. 1 (2017), pp. 225-262, nota 47] per conto di una causa di cui il Casa avrà ormai notizia. Il Farnese dice che, avendo ricevuto comunicato nella tarda serata, non ci si è potuti accordare con l’ambasciatore, ma si provvederà. Sembra che nel 1540 all’Ermolao siano state fatte pagare per inavvertenza le decime per un suo Canonicato di Corfù, ma, in quanto “familiare” del papa, deve essergli restituito il denaro.
Messer Antonio Eparcho è tenuto in buona considerazione dal pontefice, il quale ha incaricato il Farnese di scrivere al nunzio affinché provveda, con titolo o pensione, a un suo figlio.
Avendo concesso la succollettoria di Candia al vescovo di Castellaneta [Bartolomeo Sirigo junior] il papa insiste affinché gli sia conservata.
Per quanto riguarda le lettere del 20 e 21 novembre, il Farnese non ha da rispondere, se non di averle ricevute.
Nel poscritto si invita il Casa a rimandare ulteriori azioni circa la succollettoria di Candia, in quanto sono sopravvenute nuove considerazioni, di cui al momento non si può dire altro.
Fonte o bibliografia Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. Lat. 14831, cc. 41-42. Lettera originale di mano di un segretario con firma autografa del Farnese. Sulla coperta sommario di mano di Erasmo Gemini, segretario di Della Casa. A c. 39 il precetto alle
Compilatore Alice Siragusa
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