Mittente Farnese Alessandro Destinatario Della Casa Giovanni
Data 25/10/1544 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Roma Luogo di arrivo Venezia
Incipit Non essendo passata settimana alcuna che io non habbia scritto a Vostra Signoria
Contenuto e note Non essendo passata settimana senza che il Farnese abbia scritto a Giovanni Della Casa, egli si meraviglia del fatto che quest’ultimo gli comunichi, nella sua del 16, di non aver ricevuto lettere dopo il 9 ottobre. Nel caso in cui le lettere non fossero ancora giunte a destinazione, il Farnese dice che è necessario impegnarsi per ritrovarle.
Le ultime missive del Farnese risalgono al 18 e all’11 ottobre. Con queste egli ha inviato la copia dei capitoli della pace [di Crépy] avuti dal Poggio [Giovanni Poggio]. Nel momento in cui su questo argomento si avranno ulteriori notizie, da entrambe le parti sarà necessario avvisare.
Quanto al caso di fra Pietro Aurelio [Vincenzo Sanudo, in religione Pietro Aurelio], una volta provata l’impossibilità per quest’ultimo di recarsi a Roma, se ne dia sentenza solo dopo aver consultato la Corte romana.
Sua Santità [Paolo III] ha apprezzato la diligenza usata da Della Casa nella causa di Ottaviano Civenna [protonotario apostolico accusato di aver ferito un concittadino durante una lite; Venezia e il nunzio si contendono il giudizio; cfr. M. Comelli, 'Un documento inedito di Giovanni Della Casa in difesa della giurisdizione ecclesiastica a Venezia', in 'Rivista della società di studi valdesi', n. 1 (2017), pp. 225-262]. Il Della Casa deve continuare a difendere l’autorità della Sede Apostolica.
A causa della ristrettezza del tempo non si è potuta inviare la disposizione circa l’ospedale di San Lazzaro di Padova. Si risponderà in seguito a questo proposito e anche riguardo a ciò che il Casa scrive circa il vescovo di Salpi [Tommaso Stella].
Il Farnese è felice di quanto dice il Casa circa l’Arcivescovo suo fratello [Ranuccio Farnese. Cfr. lettera del cardinale Alessandro Farnese a Della Casa dell’11 ottobre 1544, ms. Vat. Lat. 14831, cc. 16-17, incipit: “Nostro Signore arrivò in Roma alli VII (Dio gratia) sano, et di buona voglia”]; confida nel fatto che tale relazione sia totalmente sincera.
Fonte o bibliografia Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. Lat. 14831, cc. 26-27. Lettera originale di mano di un segretario con firma autografa del Farnese. Sulla coperta sommario di mano di Erasmo Gemini, segretario di Della Casa
Compilatore Alice Siragusa
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