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Mittente |
Farnese Alessandro |
Destinatario |
Della Casa Giovanni |
Data |
25/9/1544 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Perugia |
Luogo di arrivo |
Venezia |
Incipit |
Per l’ordinario di Roma, che passò di qua domenica alli XXI scrissi a Vostra Signoria quel tanto che occorreva |
Contenuto e note |
Il Farnese dice di aver scritto nella lettera del 21 settembre [cfr. lettera del Farnese a Della Casa del 21 settembre 1544, ms. Vat. Lat. 1831, cc. 6-7, incipit: “Scrissi a Vostra Signoria sabbato passato per l’ordinario di Roma non obstante ch’io havessi poco che dirli”] quanto occorreva. Non avendo tempo sufficiente, non fornirà una risposta completa alla missiva del Della Casa del 20 settembre, ma dice di volerlo mettere al corrente delle novità ricevute la notte stessa tramite le epistole di monsignor d’Adiace, nunzio apostolico [Alessandro Guidiccioni, vescovo di Ajaccio, nunzio apostolico a Parigi dal maggio 1544 al luglio 1546], scritte da Parigi, la mattina del 18 settembre. La pace tra le due Maestà [l’imperatore Carlo V d’Asburgo e il re Francesco I di Valois; pace di Crépy, stipulata il 18 settembre 1544] si era conclusa il giorno 17 settembre per mezzo dei ministri deputati, e presto si sarebbe giunti alla ratifica del trattato. L’esercito imperiale si era ritirato fino a Svessone [probabilmente l’attuale Soissons]. Dei particolari delle condizioni della tregua se ne sapeva fino ad allora poco, e il Farnese non ritiene necessario fornire ulteriori notizie al Della Casa, poiché alla ricevuta della lettera anche a Venezia si conoscerà la situazione con maggiore chiarezza. |
Fonte o bibliografia |
Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. Lat. 14831, cc. 8-9. Lettera originale di mano di un segretario con firma autografa del Farnese. Sulla coperta sommario di mano di Erasmo Gemini, segretario di Della Casa |
Compilatore |
Alice Siragusa |
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