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Mittente |
Farnese Alessandro |
Destinatario |
Della Casa Giovanni |
Data |
21/9/1544 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Perugia |
Luogo di arrivo |
Venezia, o in alternativa Chioggia. |
Incipit |
Scrissi a Vostra Signoria sabbato passato per l’ordinario di Roma non obstante ch’io havessi poco che dirli |
Contenuto e note |
Farnese comunica a Della Casa di avergli scritto il sabato precedente e di aver ricevuto in seguito la lettera da Chioggia, che non necessita di risposta. Informa poi dell’arrivo di Tommaso del Giglio [Tommaso Gigli], passato da Parigi di ritorno dal Portogallo; porta lettere e avvisi secondo cui l’esercito imperiale si era lasciato le frontiere e Scialon [probabilmente Chalon-sur-Saône, in Francia] alle spalle e sarebbe giunto la sera dell’11 settembre a dieci leghe da Parigi, dove si trovavano già dal giorno precedente il re [re di Francia, Francesco I di Valois] e il monsignore d’Orleans [Antoine Sanguin de Meudon, vescovo di Orléans] mentre il Delfino [Enrico II di Valois, futuro re di Francia] sarebbe arrivato la sera stessa. Il loro esercito era più vicino di quello dell’Imperatore [Carlo V d’Asburgo]. La pace [trattative che porteranno alla pace di Crépy, stipulata il 18 settembre 1544] secondo quanto scrive monsignor Poggio [Giovanni Poggio], si considera tra gli imperiali quasi conclusa. Il vescovo di Aras [Antoine Perrenot de Granvelle, vescovo di Arras] è stato mandato dall’imperatore in Piccardia, con salvacondotto di Francia, presso il re Inglese [Enrico VIII], per convincerlo ad accordarsi anche lui per la pace, che però, secondo monsignor d’Adiace [Alessandro Guidiccioni, vescovo di Ajaccio, nunzio apostolico a Parigi dal maggio 1544 al luglio 1546], non era presso la corte inglese ancora così certa come invece sostiene il Poggio. Di tutto ciò, dice il Farnese, quando la presente lettera sarà giunta a destinazione, si avrà notizia a Venezia. Farnese aggiunge che i Reverendissimi Legati [cfr. lettera del 15 settembre 1544, incipit "Mando con questa a Vostra Signoria duoi Brevi, uno al Patriarca di Venetia, et l’altro a quello di Aquileia"] si trovavano a Lione il giorno 14, con l’intenzione di proseguire insieme per Parigi. L’ambasciatore [Francesco Venier] ha ragguagliato Sua Santità [Paolo III] della situazione turca, ma si attendono dal Casa ulteriori notizie e conferme, soprattutto relativamente alla parte dell’armata che si diceva essere venuta alla volta del Golfo. Il papa intende svolgere le esequie di Clemente [papa Clemente VII] a Perugia. |
Fonte o bibliografia |
Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. Lat. 14831, cc. 6-7. Lettera originale di mano di un segretario con firma autografa del Farnese. Sulla coperta sommario di mano di Erasmo Gemini, segretario di Della Casa |
Compilatore |
Alice Siragusa |
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