Mittente Farnese Alessandro Destinatario Della Casa Giovanni
Data 14/9/1544 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Perugia Luogo di arrivo Venezia
Incipit Perché all’arrivo di questo corriere ordinario che viene di Roma Vostra Signoria ragionevolmente si trovarà in Venetia
Contenuto e note Il cardinale Alessandro Farnese scrive a Della Casa, il quale all’arrivo del corriere sarà probabilmente giunto a Venezia per iniziare la nunziatura e avrà già partecipato alle cerimonie abituali nel dominio veneto. Il Farnese precisa che il compito principale del nunzio sarà confermare e conservare i buoni rapporti tra il papa [Paolo III] e Venezia.
Le ultime notizie che il Farnese ha d’oltralpe risalgono al 27 agosto, fornitegli dal nunzio di Francia [Alessandro Guidiccione], il quale aveva avvisato che quel giorno sarebbero partiti per ordine del re [re di Francia, Francesco I di Valois] l’Ammiraglio [probabilmente Claude d’Annebault, Ammiraglio di Francia dal 1543], il cancelliere [forse Guillaume Poyet, cancelliere dal 1538 al 1545] e il segretario Baiardo [Gilbert Bayard], diretti alla Maestà Cesarea [l’imperatore Carlo V d’Asburgo], allo scopo di trattare la pace [pace di Crépy, stipulata il 18 settembre 1544], per la quale si sperava una buona conclusione. Loro predecessore in questo compito era stato il segretario Albaspina [Claude de L’Aubespine, segretario francese], già ritornato. Nelle lettere del nunzio Poggio [Giovanni Poggio, nunzio in Spagna] del 25 agosto è contenuto l’avviso della venuta dell’Ammiraglio, al quale si era già conferito il salvacondotto. Alla ricevuta della lettera, a Venezia si avranno probabilmente notizie più precise relativamente al progresso o all’esito della pace, che si spera essere conforme a ciò che il papa ha sempre desiderato.
Il Farnese comunica al Casa che le galere del papa sono state rilasciate dal principe Doria [Andrea Doria], su richiesta, come egli stesso aveva scritto ad Ambrosino Doria, dei ministri dell’imperatore. Non è ancora giunta notizia che le galere siano partite da Genova, a causa della mancanza di uomini e del capitano. È in seguito andato lo stesso capitano per condurle a Civitavecchia, e si attendono aggiornamenti.
Gli spagnoli ammutinati nel Regno [Regno di Napoli], con accordo del Vicerè [Pedro de' Toledo], devono partire per la Calabria il giorno 15 settembre.
Il Farnese comunica la propria intenzione di fermarsi a Perugia per altri 6 o 8 giorni, per poi partire verso Roma. Dice infine di aver ricevuto la sera precedente le lettere del Casa del giorno 9.
Nel poscritto il Farnese riferisce di un ordine dato ai Collettori, con duplicato consegnato al Mignanello [Fabio Mignanelli, nunzio a Venezia dal 1542 al 1544], di pagare 300 scudi a Tommaso Giunti.
Fonte o bibliografia Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. Lat. 14831, cc. 2-3. Lettera originale di mano di un segretario con firma autografa del Farnese. Sulla coperta sommario di mano di Erasmo Gemini, segretario di Della Casa
Compilatore Alice Siragusa
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