Mittente Peranda Giovan Francesco Destinatario Caetani Camillo, Patriarca di Alessandria e Nunzio in Spagna
Data 20/6/1594 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Roma Luogo di arrivo
Incipit Fu scritto a Vostra Signoria Illustrissima, che il Signor Viceré di Napoli intendeva di far vacar una piazza
Contenuto e note Si evince che al signor Fabio [Riccardi] si erano prospettate nuove possibilità dal momento che il Viceré di Napoli [Juan de Zúñiga y Avellaneda] "intendeva di far vacar una piazza di Consigliero". Inoltre allo stesso Camillo Caetani, in quel frangente in Spagna in qualità di Nunzio apostolico, "si è data materia [...] di adoperarsi per il loco, che si nega al Dottor Giulio Palermo" insieme a quello di "Consigliero Salernitano". Fa sapere, inoltre, che il signor Fabio "è ministro principalissimo in Napoli" e che per lui si stava trattando il Presidentato in Spagna mentre, a Napoli, si stava cercando un giusto parentado che potesse garantirgli una dote di trenta mila scudi; al momento però tutto è rimasto in sospeso a meno che non consegua i titoli di "Presidente" o "Consigliero". Fa anche riferimento alla "ruina" in cui si trovano le "cose" di "Casa" [Caetani] e del Duca di Traetto [forse Giovan Girolamo Carafa], oltre al gran debito venuto alla luce dopo la fuga del Duca [Onorato Caetani] e alla Dote del signor Don Filippo che "stà in aria". Passa quindi ad intercedere per il signor Fabio affinché divenga Consigliere [regio] in Napoli anche perché il viceré [di Napoli] "ha detto in pubblico che Fabio Riccardi accaparà la gratia dal Rè [Filippo II], se sarà aiutato, et favorito da vero". Lo prega, dunque, affinché parli positivamente del signor Fabio e dei suoi servizi al Re [Filippo II] e lo informa di attendere con speranza "li avvisi della sua buona negotiatione".
Fonte o bibliografia Giovan Francesco Peranda, Le lettere del signor Gio. Francesco Peranda divise in due parti, Venezia, Gio. Battista Ciotti, 1601, pp. 255-258
Compilatore Durastante Giada
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