Mittente Peranda Giovan Francesco Destinatario [Caetani] [Enrico], Cardinale e Legato [in Francia]
Data 24/12/1589 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Roma Luogo di arrivo
Incipit Finalmente toccai con mani, che Monsignor Illustrissimo Datario abbracciava mal volentieri il negocio delle facoltà
Contenuto e note Giovan Francesco Peranda avverte di aver toccato con mano che monsignor Datario [Giovanni Evangelista Pallotta] "abbracciava mal volentieri il negocio delle facoltà" [sull'argomento vd. lettere al Caetani del 10/12/1589, del 15/12/1589, del 16/12/1589 e del 20/12/1589]. Dalla diatriba, riportata in dettaglio, si evince che secondo il Datario la gestione del "negotio" non spettava a lui bensì a un non meglio precisato N.; che il Legato [ossia lo stesso Enrico Caetani] fu spinto da monsignor Alberto a chiedere "l'ampliatione delle facoltà"; che tutto fu fatto per suo interesse. Alle obiezioni del Datario ha risposto che il sommario delle facoltà fu ricevuto dal papa [Sisto V] e dal cardinale Santa Severina [Alfonso Pisano] il quale "non fù chi li ricordasse quello, che bisognava, et che conveniva" dal momento che Sua Santità "è Principe, che ascolta, et che admette le considerationi di ognuno"; che non era la prima volta che si tentava di ampliare le facoltà giacché il cardinale di Ferrara [Ippolito II d'Este] aveva facoltà più ampie di Alessandrino [Michele Bonelli], Alessandrino di Orsini [Flavio] e Orsini, a sua volta, di Moresini [Giovan Francesco]. Fa sapere, inoltre, che non ha potuto negare che monsignor Alberto effettivamente non abbia preso parte alla cosa e che la scrittura, inviata a Roma, non sia passata per le sue mani oltre a quelle di monsignor Bianchetti [probabilmente Lorenzo]. Dopo aver occupato la restante parte della lettera a riportare minuziosamente tutti i dettagli della conversazione, fa sapere al padrone e destinatario che il cardinal Datario cercò di rassicurarlo con parole d'affetto e affermando "che servirebbe V. S. Illustrissima per da vero".
Fonte o bibliografia Giovan Francesco Peranda, Le lettere del signor Gio. Francesco Peranda divise in due parti, Venezia, Gio. Battista Ciotti, 1601, pp. 239-245
Compilatore Durastante Giada
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