Mittente Peranda Giovan Francesco Destinatario [Caetani] [Camillo], Patriarca di Alessandria
Data 11/12/1589 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Roma Luogo di arrivo
Incipit Se ben io non havessi da rispondere alle lettere di Vostra Signoria Illustrissima; nondimeno haverei pur da scriverle
Contenuto e note Giovan Francesco Peranda parla al padrone e destinatario di un certo Monsignor Blanco il quale non è particolarmente gradito né al papa [Sisto V], né al cardinale Montalto [Alessandro Damasceni Peretti, nipote dello stesso pontefice] né allo stesso Caetani, e lo informa che, riguardo a ciò, il Peranda ne ha parlato anche con il Vescovo di Bertinoro [Giovanni Andrea Caligari]. Passa poi a rassicurarlo del fatto che quando "Monsignor Illustrissimo Legato" [Enrico Caetani] sarà giunto a Parigi, gli si potrà dare "buona licenza" e "senza molto apparato di scusa". Gli riporta anche il pensiero espresso dallo stesso Bertinoro sulla condotta del Caetani, il quale, secondo il suo parere, ha buone possibilità di ottenere la "Nuntiatura" dopo la legazione del cardinale [Enrico Caetani]. Attraverso questa lettera, il Peranda cerca anche di assicurarsi l'effettivo recapito delle scritture sulla "publicatione del Concilio" ottenute da monsignor Carafa [Antonio] ed invita il proprio corrispondente a ringraziarlo. Lo informa quindi che "la causa della precedenza Patriarcale non è ancor venuta a fine" e che "l'Antoniano" [Silvio] dovrà tenere testa a monsignor Gesualdo [Alfonso]. Chiude con la notizia di aver messo al corrente i signori di casa Cesi - che si sono detti soddisfatti - riguardo all'ordine datogli dallo stesso Camillo Caetani.
Fonte o bibliografia Giovan Francesco Peranda, Le lettere del signor Gio. Francesco Peranda divise in due parti, Venezia, Gio. Battista Ciotti, 1601, pp. 218-225
Compilatore Durastante Giada
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