Mittente Peranda Giovan Francesco Destinatario Riccardi Giulio Cesare
Data 17/11/1589 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Roma Luogo di arrivo
Incipit Nostro Signore ha letto con molto suo gusto le lettere del Signor Cardinale scritte da Ciamberì
Contenuto e note Giovan Francesco Peranda annuncia al destinatario l'effettivo recapito delle lettere che il cardinale [Enrico Caetani] ha inviato da Chambéry, e afferma che il papa [Sisto V] le avrebbe volute leggere ma che, dietro suggerimento di Monsignor di Bertinoro [Giovanni Andrea Caligari], ha deciso di aspettare l'arrivo di un numero maggiore di epistole sotto una medesima data. Fa sapere anche che monsignor di Bertinoro ha consigliato di "scrivere in cifra" per mantenere le informazioni più al sicuro dal momento che "in Lione cominciaranno i dolori". Informa, poi, che il cardinal Legato [Enrico Caetani] ha ordinato, attraverso le lettere indirizzate al Patriarca [Camillo Caetani], di duplicare le sue Bolle e che tali duplicati verranno spediti l'indomani [vd. lettere a Enrico Caetani del 2/10/1589, dell'11/10/1589, del 14/10/1589]. Passa poi a metterlo al corrente del fatto che "l'Ambasciator dell'Unione" ha presentato la sua querela al papa [Sisto V] contro "Castracani" dal momento che il Duca di Sermoneta [Onorato Caetani] ha ricevuto prima di lui i suoi plichi e gli riporta nel dettaglio ciò che è successo. Gli ricorda anche le lettere da inviare ai diversi cardinali della Congregazione per presentare loro lo scrivente, in particolar modo al cardinale Lancellotti [Scipione], con il quale non hai mai avuto occasione di parlare giacché con i cardinali Pinelli [Domenico], Mattei [Girolamo], Santa Severina [Alfonso Pisano] e Santi Quattro [Giovanni Antonio Facchinetti, futuro Papa Innocenzo IX] è "tanto innanzi" da non aver bisogno di "lettere di credenza" (a riprova gli riporta le amorevoli parole espresse da quelli nei suoi confronti). Conclude avvertendolo di una seconda inondazione del Tevere [vd. anche lettera a Giulio Cesare Riccardi del 2/11/1589] e riportandogli le raccomandazioni della "commare" e di Ludovico.
Fonte o bibliografia Giovan Francesco Peranda, Le lettere del signor Gio. Francesco Peranda divise in due parti, Venezia, Gio. Battista Ciotti, 1601, pp. 201-204
Compilatore Durastante Giada
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