Mittente Peranda Giovan Francesco Destinatario [Caetani] [Enrico], Cardinale e Legato [in Francia]
Data 17/11/1589 Tipo data effettiva
Luogo di partenza [Roma] Luogo di arrivo
Incipit Del negocio dei Signori Venetiani Vostra Signoria Illustrissima haverà il netto dalle lettere del Signor
Contenuto e note Giovan Francesco Peranda anticipa al padrone e destinatario che presto riceverà notizie più dettagliate, riguardo al negozio dei signori Veneziani, dal cardinale Montalto [Alessandro Damasceni Peretti] giacché egli [Peranda] era stato messo al corrente, e dunque ne aveva riferito, soltanto del "ristretto delle cose" che a sua volta gli erano state riportate da persone fidate dell'ambasciatore [di Venezia]. Non aveva saputo nulla di più sulla questione dal momento che il signor N. si trovava fuori Roma e dacché non aveva più scritto dopo il ritorno a Roma del cardinale Santi Quattro [Giovanni Antonio Facchinetti, futuro Papa Innocenzo IX; vd. lettere a Enrico Caetani del 21/10/1589 e del 22/10/1589]. Gli anticipa, comunque, che i sopracitati signori Veneziani "hanno fatta lega" con i signori Grisoni. Lo aggiorna, poi, sullo stato del cardinale Moresini [Giovan Francesco] il quale vive ritirato senza lasciarsi ancora visitare, tanto che "Cornaro non hà potuto riportar altra risposta da Sua Santità" [papa Sisto V] e lo mette al corrente nel dettaglio della causa in cui è coinvolto il Moresini, in favore del quale si pensa interverranno, oltre all'ambasciatore Donato, il cardinale Montalto [Alessandro Damasceni Peretti] e la signora Camilla. Dopo averlo avvisato del rumore che si è fatto sul cardinalato di Don Duarte, gli preannuncia che [a Roma] si aspetta l'arrivo dell'ambasciatore dell'imperatore [Rodolfo II] con l'ordine di supplicare per ottenere il cardinalato di monsignor Nunzio di Polonia [Annibale di Capua]. Conclude la lettera comunicandogli che monsignor "Madruzzio" [Ludovico Madruzzo] è intervenuto presso il papa per ottenere il cardinalato di Don Lelio [Pasqualini], dell'arcivescovo di Milano [Gaspare Visconti] e del Patriarca "Biondo" [Fabio Biondi] e gli riporta il parere dal pontefice [Sisto V] relativo a ciascuno.
Fonte o bibliografia Giovan Francesco Peranda, Le lettere del signor Gio. Francesco Peranda divise in due parti, Venezia, Gio. Battista Ciotti, 1601, pp. 194-196
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