|
 |
 |
|
 |
|
 |
 |
 |
 |
 |
Mittente |
Peranda Giovan Francesco |
Destinatario |
[Caetani] [Enrico], Cardinale e Legato [in Francia] |
Data |
2/11/1589 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
|
Incipit |
Io mi imagino, che a questa hora siano comparse le mie lettere delli 17. 20 et del 22 passato |
Contenuto e note |
Giovan Francesco Peranda cerca di informarsi sul recapito effettivo di due sue lettere (destinate sempre ad Enrico Caetani) e di novantasei Brevi, di cui parla più volte al suo destinatario [vd. lettere a Enrico Caetani del 2/10/1589, dell'11/10/1589, del 14/10/1589, del 20/10/1589]. Dopo aver alluso al pericolo che corrono scambiandosi informazioni importanti, Peranda consiglia al padrone e destinatario di custodire a Roma la copia autentica dell'istruzione [vd. lettere a Enrico Caetani del 2/10/1589 e dell'11/10/1589] giacché se "capitasse in man d'altri per qual si voglia disgratia [...] il secreto delle commissioni date à Vostra Signoria Illustrissima [dal papa Sisto V] verrebbe à communicarsi con altri, et ruvinarebbe tutta la sua negotiatione". Lo rassicura, quindi, del fatto che il cardinale "Santi Quattro" [Giovanni Antonio Facchinetti, futuro Papa Innocenzo IX] e il Vescovo di Bertinoro [Giovanni Andrea Caligari] gli hanno confermato che l'istruzione sottoscritta dal cardinale Montalto [Alessandro Damasceni Peretti], e che si trova presso lo stesso Peranda, non è differente dalla copia non sottoscritta in possesso dello stesso Caetani, ad eccezione del capitolo [di Vandomo] che è stato eliminato del tutto [vd. lettera a Enrico Caetani del 2/10/1589]. |
Fonte o bibliografia |
Giovan Francesco Peranda, Le lettere del signor Gio. Francesco Peranda divise in due parti, Venezia, Gio. Battista Ciotti, 1601, pp. 182-184 |
Compilatore |
Durastante Giada |
|
 vai al documento
|
|
|
|
Torna all’elenco dei risultati
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|