Mittente Peranda Giovan Francesco Destinatario [Caetani] [Enrico], Cardinale e Legato [in Francia]
Data 17/10/1589 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Roma Luogo di arrivo
Incipit Hieri fu proposto nella Congregatione di Francia l'uso del Pallio per Vostra Signoria Illustrissima
Contenuto e note Giovan Francesco Peranda avverte il padrone e destinatario che, il giorno precedente fu proposto alla Congregazione di Francia l'uso del Pallio [ossia di una fascia di lana ornata da sei piccole croci generalmente riservata al papa, agli arcivescovi, ai patriarchi e ai primati; vd. Lettera a Enrico Caetani del 2/10/1589 e la lettera a Camillo Caetani del 14/10/1589] per lo stesso Enrico Caetani in modo tale da "domandar licenza" al papa [Sisto V]. Gli anticipa, però, che la cosa è alquanto difficile dal momento che [Enrico Caetani] aveva rifiutato la Chiesa d'Alessandria [era, difatti, divenuto Patriarca d'Alessandria il fratello Camillo nel 1588]. Lo rassicura però che tenterà di informarsi, con l'aiuto di M. Costantino e di Antimo [Ambroni], per sapere se anche monsignor Orsini [forse Fulvio] e Riario ottennero la stessa licenza [quella del Pallio] e che sarà messo al corrente riguardo a ciò. Annuncia poi che, sfortunatamente, la notte precedente era morto Pietro Paolo Benedetti il quale era in possesso di molti processi e scritture in relazione al servizio dello stesso Enrico Caetani, dei suoi fratelli e nipoti, e per tale motivo [il Peranda] si era rivolto a M. Riccio affinché ne stilasse un inventario così da compiere le volontà del proprio destinatario e del Duca [Onorato Caetani]. Lo informa anche che, la stessa notte in cui era morto il Benedetti era giunto a Roma Monsignor Giustiniani [Benedetto] il quale, prima di dirigersi a Terracina per servire il papa [Sisto V], si era interessato all'"officio del Camerlengato" [vd. lettera a Enrico Caetani del 7/10/1589, Di ordine del Signor Duca io apersi li pieghi, che vennero da Vostra Signoria Illustrissima con l'ordinario]. Gli comunica, infine, che le facoltà di monsignor Aldobrandini [Ippolito Aldobrandini, futuro Papa Clemente VIII] gli verranno restituite in propria mano avendo saputo da M. Andrea Orioli che M. Fabio Angelico le ebbe proprio dallo stesso Aldobrandini [vd. lettera a Enrico Caetani del 14/10/1589, Si sollecita per la parte nostra la espedition delle facoltà di Vostra Signoria Illustrissima]. Chiude la lettera anticipandogli che M. Andrea [Orioli] ha scritto una lettera a Enrico Caetani.
Fonte o bibliografia Giovan Francesco Peranda, Le lettere del signor Gio. Francesco Peranda divise in due parti, Venezia, Gio. Battista Ciotti, 1601, pp. 168-170
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