Mittente Peranda Giovan Francesco Destinatario Caetani [Enrico], Cardinale e Legato in Francia
Data 12/10/1589 Tipo data congetturale
Luogo di partenza Roma Luogo di arrivo
Incipit Ho fatto sottoscriver la Instruttione di Vostra Signoria Illustrissima e non si poteva far altramente
Contenuto e note Giovan Francesco Peranda rassicura il destinatario e padrone di aver fatto sottoscrivere la "Instruttione di Vostra Signoria Illustrissima" [Enrico Caetani] e lo ragguaglia del fatto che l'istruzione è la stessa che possiede anche Enrico Caetani in copia (ad eccezione del "Capitolo di Vandomo" che, per volontà del Papa e dei signori della Congregazione, è stato eliminato), mentre di un'altra copia è in possesso lo stesso Peranda, che avrà premura di custodirla. Gli confida che, per ottenere questa sottoscrizione, ha dovuto disputare con il cardinale "Santi quattro" [all'epoca Giovanni Antonio Facchinetti, futuro Papa Innocenzo IX] dal momento che quest'ultimo non voleva concedergli l'istruzione, giacché non gli era stato comandato dal Papa [Sisto V], nonostante il Peranda lo avesse rassicurato del fatto che era già in parola con il cardinale Montalto [Alessandro Damasceni Peretti, nipote dello stesso pontefice]. Alla fine, però, tutto è andato per il meglio considerato che il Peranda ha ricevuto la sopracitata iscrizione per mano di Monsignor Bertinoro [Giovanni Andrea Caligari]. Passa poi a consigliargli di scrivere ad Alfonso Corso ma di chiamarlo "Ornao" poiché quello è il suo vero cognome e di questo il Peranda era stato messo in guardia da Francesco Orsello per ordine di Monsignor Bertinoro. Gli preannuncia che si attende ancora per inviare le Bolle e i Brevi nonostante si stia sollecitando la spedizione, ma aggiunge anche che riguardo a ciò verrà informato da Monsignor Vestrio e forse anche dal cardinale "Santa Severina" [Alfonso Pisano]. Lo avverte inoltre di essere stato a casa di quest'ultimo con la speranza che egli supplicasse il Papa [Sisto V] "per la licenza del Pallio" [ossia di una fascia di lana ornata da sei piccole croci che generalmente è riservata al papa, agli arcivescovi, ai patriarchi e ai primati] ma che, sfortunatamente, non se ne è fatto nulla. Conclude rassicurandolo di aver scritto, come gli era stato ordinato dallo stesso Enrico Caetani, la lettera a favore di "Boccabella".
Fonte o bibliografia Giovan Francesco Peranda, Le lettere del signor Gio. Francesco Peranda divise in due parti, Venezia, Gio. Battista Ciotti, 1601, pp. 160-163
Compilatore Durastante Giada
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