Mittente Peranda Giovan Francesco Destinatario Caetani Camillo
Data Tipo data assente
Luogo di partenza Luogo di arrivo
Incipit Tuttavia do occasione a Vostra Signoria Illustrissima di accusarmi di vanità
Contenuto e note Giovan Francesco Peranda accetta di essere accusato di vanità dal suo padrone e difende il suo amore e il suo interesse per lo studio delle "cose antiche". Conclude informandolo sul fatto che M. Pomponio sarà suo interprete e metterà al corrente Camillo Caetani sulle restanti cose.
Fonte o bibliografia Giovan Francesco Peranda, Le lettere del signor Gio. Francesco Peranda divise in due parti, Venezia, Gio. Battista Ciotti, 1601, p. 119
Compilatore Durastante Giada
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