Mittente Peranda Giovan Francesco Destinatario Riccardi Giulio Cesare
Data Tipo data assente
Luogo di partenza [Cisterna] Luogo di arrivo
Incipit Io ringratio Vostra Signoria del ricapito, che ha fatto dare alle mie lettere
Contenuto e note Giovan Francesco Peranda riassume il contenuto di due documenti che aveva già inviato al destinatario ma che sono andati perduti, e di questo ne parlerà con M. Pomponio quando farà ritorno [probabilmente a Cisterna] da Roma: nella prima dichiarava di essersi rallegrato riguardo ad un certo "officio" del signor Fabio [Riccardi], fratello dello stesso Giulio Cesare, mentre nell'altra lo sollecitava a fargli sapere quanto prima la risposta data dal Duca di Traetto [forse, Giovan Girolamo Carafa] alla domanda che gli era stata posta dal suo padrone [Nicola Caetani] riguardo all' "officio di Piedemonte" e spiega che lui stesso, pur avendo scritto al signor Alessandro [forse Alessandro Riccardi], non aveva ricevuto ancora alcuna risposta al riguardo e che sperava "di vederne lume per servitio del sig. Giovan Battista" [dovrebbe trattarsi di Giovan Battista Lisio]. Aggiunge poi che non è necessario che Giulio Cesare scriva a suo fratello Fabio "per le cose del capitulo" poiché ha già supplito il cardinale [Nicola Caetani] con una lettera che gli era stata richiesta da "Monsignor Mellino" [forse Domenico]. Accenna anche ad un favore che gli era stato chiesto da un tale signor Vivaldo, il quale si era rivolto al Peranda affinché includesse in questo servizio [di cui si è detto sopra] uno dei suoi fratelli che vorrebbe diventare prete. Dichiara quindi di aver accettato "l'instanza" della quale si è occupato congiuntamente al cardinale [Nicola Caetani] e di ciò aveva avvertito il signor Federico. Afferma anche che, in diciotto anni di servizio [presso i Caetani], non ha mai visto il "Patrone" [Nicola Caetani] assumere "per Camarier alcun gentilhuomo", ad eccezione del sig. Carlo [forse Bellomini] per rispetto della parentela.
Fonte o bibliografia Giovan Francesco Peranda, Le lettere del signor Gio. Francesco Peranda divise in due parti, Venezia, Gio. Battista Ciotti, 1601, pp. 101-105
Compilatore Durastante Giada
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