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Mittente |
Peranda Giovan Francesco |
Destinatario |
Riva Geronimo |
Data |
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Tipo data |
assente |
Luogo di partenza |
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Luogo di arrivo |
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Incipit |
Partii di Roma senza poter visitar gli amici, per che la partita improvisa |
Contenuto e note |
Giovan Francesco Peranda avverte il destinatario della sua partenza improvvisa da Roma e a causa della quale gli è stato impossibile far visita agli amici. Passa poi a sollecitarlo affinché continui a scrivergli riguardo alle "cose nostre, delle quali non dubbito, che si discorrerà in più modi". Conclude affermando che il "Patrone Illustrissimo" [probabilmente Nicola Caetani] "usa la sua prudenza in dar loco, e fa come si conviene" per servire "il suo Principe" [probabilmente Filippo II di Spagna]. |
Fonte o bibliografia |
Giovan Francesco Peranda, Le lettere del signor Gio. Francesco Peranda divise in due parti, Venezia, Gio. Battista Ciotti, 1601, p. 98 |
Compilatore |
Durastante Giada |
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