Mittente Peranda Giovan Francesco Destinatario Cinque Vincenzo
Data Tipo data assente
Luogo di partenza Luogo di arrivo
Incipit Non ho scritto a Vostra Signoria con l'occasione de i suoi travagli
Contenuto e note Giovan Francesco Peranda dichiara all'amico di non avergli scritto prima le condoglianze giacché talvolta è meglio farle "tacendo, che con la penna". Allude, poi, ad un "officio" del quale si sarebbe dovuto occupare congiuntamente al proprio destinatario ma che ha deciso di tralasciare "per non accrescergli dispiacere". Afferma, inoltre, che egli stesso, con il "signor Capotio" [Francesco Capocci] condividerà le preoccupazioni di Vincenzo e del signor Carlo [probabilmente Bellomini] poiché addolorati per la perdita della stessa persona, moglie di uno e sorella dell'altro, e conclude manifestandogli tutta la sua vicinanza.
Fonte o bibliografia Giovan Francesco Peranda, Le lettere del signor Gio. Francesco Peranda divise in due parti, Venezia, Gio. Battista Ciotti, 1601, pp. 91-92
Compilatore Durastante Giada
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