Mittente Peranda Giovan Francesco Destinatario Ghiselli Paolo, scalco di Papa Gregorio XIII
Data Tipo data assente
Luogo di partenza [Cisterna] Luogo di arrivo
Incipit Nelle offerte fattemi da Vostra Signoria Illustre ho conosciuto la sincerità dell'animo
Contenuto e note La lettera contiene diverse notizie sulla situazione economica dello stesso Peranda. Dopo aver manifestato il proprio travaglio per la spedizione di alcune Bolle, si apprende che "in Capua", il cardinale [Nicola Caetani] gli aveva garantito una rendita annua di centocinquanta scudi circa, della quale entrò in possesso in virtù delle Bolle che lo stesso Nicola aveva indirizzato al Peranda per mano di Monsignor Randonio [Niccolò]. Fa riferimento poi ad un nuovo provvedimento preso in Concistoro dallo stesso pontefice [Papa Gregorio XIII], a causa del quale avrebbe rischiato di perdere i benefici economici per il mancato invio delle provvisioni Apostoliche entro i sei mesi stabiliti, e questo perché nel corso degli ultimi due anni era stato costretto ad allontanarsi da Roma per occuparsi della salute dei propri occhi. Accenna anche ad una pensione garantitagli a Mantova che però, negli ultimi tempi, non gli è stata più pagata a seguito della morte dello stesso prete che se ne occupava. Conclude chiedendo al destinatario di intercedere per lui presso il Papa affinché quest'ultimo gli garantisca una proroga di un anno per non perdere la rendita di cui gode.
Fonte o bibliografia Giovan Francesco Peranda, Le lettere del signor Gio. Francesco Peranda divise in due parti, Venezia, Gio. Battista Ciotti, 1601, pp. 87-89
Compilatore Durastante Giada
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