Mittente Peranda Giovan Francesco Destinatario Capozio Francesco
Data Tipo data assente
Luogo di partenza Cisterna Luogo di arrivo
Incipit Dissi, che il mal di Vostra Signoria non mi dava pensiero
Contenuto e note Giovan Francesco Peranda si duole per la gravità della malattia dell'amico dacché la situazione è più travagliata di quanto pensasse. Cerca poi di confortarlo e rincuorarlo, raccontando la sua esperienza riguardo alla malattia che gli ha colpito gli occhi e lo esorta a mantenere la fede in Dio, oltre che a curarsi prendendo tutte le precauzioni necessarie. Conclude porgendogli i propri saluti e quelli di Carlo [forse allude a Carlo Bellomini].
Fonte o bibliografia Giovan Francesco Peranda, Le lettere del signor Gio. Francesco Peranda divise in due parti, Venezia, Gio. Battista Ciotti, 1601, pp. 58-60
Compilatore Durastante Giada
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