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Mittente |
Peranda Giovan Francesco |
Destinatario |
Guidi Antonio, Vescovo di Traù |
Data |
3/1574 |
Tipo data |
congetturale |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
Partita, che fu da me Vostra Signoria Reverendissima, conobbi il mio mancamento |
Contenuto e note |
Peranda esprime tutto il suo dispiacere per la partenza dell'amico e si scusa per la freddezza mostrata durante il loro incarico. Palesa inoltre tutto il suo amore e il suo affetto e celebra l'amicizia che li lega da quindici anni. Gli comunica quindi tutta la sua amarezza a causa della partenza dell'amico da Roma, ma al contempo cerca di rincuorarlo perché gli è stato conferito un nuovo incarico dal momento che è diventato "Pastore" [con tutta probabilità, allude proprio alla nomina di Vescovo ricevuta da Antonio Guidi]. Conclude affermando che se tante volte vorrà la sua compagnia, egli non si esimerà dal raggiungerlo e seguirlo. |
Fonte o bibliografia |
Giovan Francesco Peranda, Le lettere del signor Gio. Francesco Peranda divise in due parti, Venezia, Gio. Battista Ciotti, 1601, pp. 54-55 |
Compilatore |
Durastante Giada |
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