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Mittente |
Peranda Giovan Francesco |
Destinatario |
Caetani Camillo |
Data |
17/11/1572 |
Tipo data |
congetturale |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
Il libro è in Dogana, e non si haverà fino a lunedì |
Contenuto e note |
Peranda parla di un libro [dovrebbe trattarsi della raccolta enciclopedica dello svizzero Theodor Zwinger, intitolata Theatrum vitae humanae e la cui lettura era proibita dalle autorità ecclesiastiche] che si trova in dogana e che molto probabilmente riceverà lunedì. Informa che una volta arrivato, egli stesso lo consegnerà al Cardinale di Pisa [probabilmente si tratta di Giovanni Ricci] il quale stabilirà se il libro deve essere ritenuto proibito o meno. Lo informa anche dell'insoddisfazione del Cardinale di San Sisto [Filippo Boncompagni] verso "quei Signori Perugini" tanto da aver deciso di non replicare affatto. Lo ragguaglia poi sul contenuto delle ultime lettere che gli furono inviate dallo stesso Cardinale nelle quali hanno avuto modo di discorrere e di aggiornarsi su alcune questioni legate al dottor Alfano [forse Francesco] che è stato gratificato dai signori Perugini a discapito del dottor Severi [Severo]. Nella parte conclusiva, invece, gli fa sapere che il cardinal di Granvella [Antoine Perrenot de Granvelle] rischia "la privation del capello" poichè "disturba, e usurpa la giurisdittion spirituale in omnibus". Saluta con devozione il proprio padrone insieme al signor Abbate [forse Buccia]. |
Fonte o bibliografia |
Giovan Francesco Peranda, Le lettere del signor Gio. Francesco Peranda divise in due parti, Venezia, Gio. Battista Ciotti, 1601, pp. 37-39 |
Compilatore |
Durastante Giada |
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