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Mittente |
Peranda Giovan Francesco |
Destinatario |
Caetani Enrico |
Data |
7/4/1571 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
[Perugia] |
Incipit |
Rispondo al signor Camillo Illustrissimo quello, che mi occorre dire |
Contenuto e note |
Peranda fa di nuovo riferimento al problema delle lettere poiché molte sono andate perdute [vd. lettera del 7/04/1571 a Camillo Caetani, Ho pur scritto a Vostra Signoria Illustrissima qualche] e rassicura il padrone del fatto che ciò non accadrà di nuovo. Avverte che riguardo al signor Don Marcello Acquaviva ancora non è stato scritto nulla [a Enrico e Camillo Caetani] ma che fu detto dal cardinale [Nicola Caetani, zio di Enrico e Camillo] che presto si sarebbe scritto. Peranda è del parere che tale signore non è intenzionato ad andare a Perugia. Informa che dal fallimento dei Montauti non è derivato alcun danno e avvisa che quello stesso giorno il papa [Pio V] aveva inviato a Venezia Marcantonio [Colonna] per esortare i signori veneziani a prendere parte alla Lega [Santa] confortandoli sull’animo del re [Filippo II]. |
Fonte o bibliografia |
Giovan Francesco Peranda, Le lettere del signor Gio. Francesco Peranda divise in due parti, Venezia, Gio. Battista Ciotti, 1601, pp. 24-25 |
Compilatore |
Durastante Giada |
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