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Mittente |
[Sgualdi] Vincenzo |
Destinatario |
[Martinelli] Cirillo |
Data |
22/7/1642 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Ravenna |
Luogo di arrivo |
Venezia |
Incipit |
Ho fatto un corridore chiuso qua in Ravenna |
Contenuto e note |
[Nel monastero di S. Vitale] in Ravenna, ha fatto realizzare un lungo corridoio chiuso da due porte "di pietra veronese e di marmo greco". Una è già stata ultimata, comprese le finiture in stucco; dell'altra mancano ancora gli stucchi che, per corrispondere a quelli della prima, dovranno consistere nelle armi di un papa attorniate da due angeli, o comunque due statue, a mezza figura e di grandezza "assai maggior[e] del naturale". Chiede a Martinelli di interpellare [Giovanni Battista] Pagliari e il "signor Proto" [Baldassarre Longhena] affinché individuino a Venezia "qualche gentilhuomo" a cui affidare il lavoro. Ma che sia artista "più che mediocre", che, per averne uno "mezano", saprebbe già chi ingaggiare senza uscire da Ravenna. Per maggiore chiarezza, manda il disegno [non più allegato] delle statue già addossate alla prima porta, che sono comunque "di bonissima mano". Trovato il giusto interlocutore, che, ripete, dovrà essere "più che ordinario", concorderanno poi il prezzo dell'opera, in aggiunta alle spese di viaggio e di soggiorno che pure si offre di coprire. Manda saluti a Pagliari e a [Longhena]. |
Fonte o bibliografia |
Venezia, Archivio di Stato, S. Giorgio Maggiore, 124; ed. in Luca Ceriotti, Due nuove tessere per la biografia e l'epistolario di Vincenzo Sgualdi, "Benedictina", LXV, 2018, pp. 251-252 |
Compilatore |
Ceriotti Luca |
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