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Mittente |
Imperiale Giovan Vincenzo |
Destinatario |
Malvezzi Virgilio |
Data |
3/4/1637 |
Tipo data |
Effettiva |
Luogo di partenza |
Bologna |
Luogo di arrivo |
Madrid |
Incipit |
Oh quanto tempo è ch'io vivo senza lettere di Vostra Signoria Illustrissima |
Contenuto e note |
[Autografa]. La lettera, mandata a Madrid per mano di padre Clemente Canale dei chierici minori, amico del principe [Marcantonio] Doria, rinnova la volontà di Imperiale di diventare anch'egli servitore del conte duca di Olivares, valido del re [Filippo IV], e inoltre ribadisce l'importanza e la necessità dell'assenso regio per la compra di Sant'Angelo dei Lombardi, assenso che potrà essere consegnato tramite il procuratore Francesco Serra (per tutta la vicenda cfr. lettera del 7 ottobre 1636, incipit: "Il Casalino di Paleotti è luogo di consolazione"). Nel postscritto Imperiale ricorda a Malvezzi di aver lavorato al paratesto delle 'Opere spirituali della devota vergine di Christo d. B. Vernacia genovese can.ca re.re lateranense in tre tomi contenute' e ci informa che a breve andrà alle stampe il 'Ritratto del casalino' e rinnova la critica nei confronti di [Agostino Mascardi] che aveva ingiustamente criticato il Malvezzi. |
Fonte o bibliografia |
Clizia Carminati - Davide Zambelli, Lettere di Giovan Vincenzo Imperiale a Virgilio Malvezzi, in "Studi secenteschi", vol. LIX, 2018, pp. 255-256 [originale in ASB, Fondo Malvezzi-Lupari, 369/7, cc. 93-94, autografa] |
Compilatore |
Zambelli Davide |
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