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Mittente |
Imperiale Giovan Vincenzo |
Destinatario |
Malvezzi Virgilio |
Data |
7/10/1636 |
Tipo data |
Effettiva |
Luogo di partenza |
Ville di Bologna |
Luogo di arrivo |
Madrid |
Incipit |
Il Casalino di Paleotti è luogo di consolazione |
Contenuto e note |
[Autografa]. Imperiale si trova al Casalino dei Paleotti e, tramite il signor [Cesare] Grati, riceve notizie sul Marchese: da poco arrivato alla Corte, a Malvezzi vengono già preparati due posti di riguardo ("l'uno per l'officio da segnalatissimo prelato, l'altro per lo governo da Illustrissimo prelato"). Imperiale se ne compiace e, approfittando della situazione, chiede a Malvezzi un'intercessione in favore dell'assegnazione dell'Assenso Regio che gli consentirebbe di terminare la sua "compra" a Napoli tramite il procuratore Francesco Serra. Si passa poi a parlare della politica genovese, che secondo l'autore sta compiendo scelte piuttosto discutibili dal momento che la fedeltà del Governo alla Corona di Spagna è piuttosto altalenante, ed Imperiale prega Malvezzi di ricordare alla Spagna che egli non è responsabile di queste scelte, in quanto da tempo immemore la sua famiglia è sottomessa alla corona spagnola (come può anche confermare il duca d'Alva [Antonio Álvarez de Toledo y Beaumont de Navarra]). Preso poi da un moto di spirito personale, Imperiale, con tono quasi di confessione e sfogo, passa in rassegna tutte le sue azioni a favore della corona (l'accoglienza del duca di Albuquerque [Francisco Fernández de la Cueva] nel 1618-1619; la collaborazione con il duce di Ossuna [Pedro Téllez-Girón y Velasco Guzmán y Tovar] presso Messina contro il principe [Emanuele] Filiberto, impresa per la quale Imperiale divenne noto anche al re Filippo III; il supporto al duca di Feria [Don Gómez Suárez de Figueroa] nel 1625 contro Francesi e Savoiardi; l'accoglienza riservata alla Regina d'Ungheria [Maria Anna d'Asburgo] nel 1630). La frustrazione è notevole e l'Imperiale ricorda che se [Marcantonio Doria] e [don Carlo Doria] non avessero interceduto per lui presso il conte di Monterei [Manuel de Acevedo y Zúñiga] egli avrebbe sofferto ancora di più di quanto non soffra già per l'esilio. La lettera si chiude con richieste di aiuto, le lodi all'azione del marchese e anche l'invito a ricevere volentieri padre Clemente Canale dei chierici minori. |
Fonte o bibliografia |
Clizia Carminati - Davide Zambelli, Lettere di Giovan Vincenzo Imperiale a Virgilio Malvezzi, in "Studi secenteschi", vol. LIX, 2018, pp. 246-250 [originale in ASB, Malvezzi-Lupari, 372/18, cc. n. n., autografa] |
Compilatore |
Zambelli Davide |
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