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Mittente |
Finardi Angelo |
Destinatario |
Magliabechi Antonio |
Data |
1/10/1684 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Bergamo |
Luogo di arrivo |
Firenze |
Incipit |
Anco il lettor Finardi è di quelli, che si scordano de' suoi doveri |
Contenuto e note |
Nonostante si sia ritirato in solitudine volontaria in una cella, il Finardi non dimentica gli obblighi dovuti al Magliabechi, ma ha "trattenuto fin'hora" la sua penna per timore di "non apportarli incommodo" e per non sapere in cosa servirlo. Ora però gli scrive per informarlo della pubblicazione dei ['In Claudii Claudiani libros de raptu Proserpinae commentaria, italicis textum musis explicantibus', Milano, Ludovico Monza, 1684], commento e traduzione del ['De raptu Proserpinae'] di [Claudio] Claudiano realizzati da [Niccolò] Biffi. L’autore è prossimo a presentare di persona il libro a [Cosimo III de’ Medici] e a Magliabechi. Trova gran quiete in quella solitudine che è deciso a non abbandonare per nulla al mondo e si è messo l'anima in pace per non essere riuscito a stampare la sua edizione di [Egidio Romano, 'IV Liber Sententiarum', edizione mai pubblicata per ristrettezza economica; si veda Gian Luigi Bruzzone, 'Padre Angelo Finardi e il suo progetto editoriale per il beato Egidio Romano', in 'Analecta Augustiniana', volume 72, 2009]; la conserva manoscritta, e forse deciderà di donarla alla biblioteca "del Serenissimo Gran Duca Padrone" [Cosimo III de' Medici]. |
Fonte o bibliografia |
'Clarorum Venetorum ad Ant. Magliabechium nonnullosque alios epistolae', a cura di Giovanni Targioni Tozzetti, Firenze, Tipografia ad Insigne Apollinis in Platea Magni Ducis, 1745. Volume II, pp. 227-229 |
Compilatore |
Poli Michele |
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